Un tuffo a Calceranica o nel nostro Hotel di Levico con piscina?
Nelle calde giornate estive non c'è niente di meglio che passare una giornata in acqua. Grazie al nostro hotel, potete scegliere se stare comodi al fresco nella nostra piscina, oppure fare un tuffo da una delle spiagge del lago di Levico o Caldonazzo. Sicuramente da visitare le spiagge di Calceranica al Lago sul lago di Caldonazzo:
Tagliato in due dal torrente Màndola, che scende dal Becco di Filadonna, il paese è in parte addossato e in parte arroccato sui fianchi del monte su cui si snoda la strada che porta a Bosentino/Vigolo Vattaro.
Nel cuore del vecchio paese, in posizione sopraelevata, si erge la chiesetta di S. Ermete, la più antica della Valsugana. Essa sorge sul luogo di un preesistente tempio dedicato a Diana Antiochena, il cui cippo è conservato in fondo alla chiesa, nell’angolo sinistro.
La parte più antica dell’attuale costruzione è costituita dal campanile protoromanico, composto di brecciame scoperto, sormontato da una cuspide di ardesia che copre una tozza monofora. La chiesetta fu restaurata ed ampliata per intervento dei conti Trapp nel sec. XVI come si legge sulla trabeazione dalla porta principale ornata del loro stemma, e le fu aggiunto un protiro rinascimentale sul fianco sinistro, che, sotto il capitello sinistro, porta incisa la data 1512.
All'interno, oltre al cippo di Diana Antiochena, da notare gli affreschi piuttosto deperiti (sec. XVI) sull'arco santo. A sinistra, la Trinità e due Santi con, in basso, un’iscrizione ormai illeggibile; a destra, la Madonna col Bambino, S. Rocco e S. Lorenzo.La volta dell'abside è a crociera, mentre il soffitto della navata è orizzontale, poco armonico, rifatto in un recente restauro sulla falsariga del precedente soffitto barocco.
Da S. Ermete, proseguendo la salita, si giunge alla parte più alta del paese, detta «Pieve sinistra», dove sorge la vecchia parrocchiale dell’Assunta, caratterizzata da un campanile molto alto e snello, che conserva una finestra gotica ed è concluso da una torre campanaria del sec. XVIII. La chiesa, già ricordata in documenti del sec. XI, fu riedificata nel 1537, come si legge sul portale. L'interno tardogotico, diviso in tre navate da due file di colonne, coperto da volte a crociera, custodisce un altare maggiore marmoreo di stile barocco del sec. XVIII e, nella cappella a sinistra dedicata alla Madonna del Carmelo, un discreto altare barocco ligneo con decorazioni dorate. Prezioso è l'organo, opera del Carìdo.
Per visitare la chiesa, rivolgersi alla famiglia che abita nei pressi. Dal retro dell'abside si gode uno stupendo panorama sul lago. La nuova parrocchiale sorge nella parte bassa, vicino all’incrocio per Caldonazzo/Bosentino, e verrà consacrata alla Madonna del Rosario. Il progetto è dell'architetto trentino Efrem Ferrari. Le vetrate policrome sono della «Poliarte» di Verona, mentre la cappella dell'Eucarestia è dovuta allo scultore trevigiano vivente Benetton, al quale sono stati pure commissionati l’ambone e il fonte battesimale, non ancora in loco. In questa chiesa, a tutt’oggi non completata, si tengono durante la stagione estiva vari concerti.
Nel cuore del vecchio paese, in posizione sopraelevata, si erge la chiesetta di S. Ermete, la più antica della Valsugana. Essa sorge sul luogo di un preesistente tempio dedicato a Diana Antiochena, il cui cippo è conservato in fondo alla chiesa, nell’angolo sinistro.
La parte più antica dell’attuale costruzione è costituita dal campanile protoromanico, composto di brecciame scoperto, sormontato da una cuspide di ardesia che copre una tozza monofora. La chiesetta fu restaurata ed ampliata per intervento dei conti Trapp nel sec. XVI come si legge sulla trabeazione dalla porta principale ornata del loro stemma, e le fu aggiunto un protiro rinascimentale sul fianco sinistro, che, sotto il capitello sinistro, porta incisa la data 1512.
All'interno, oltre al cippo di Diana Antiochena, da notare gli affreschi piuttosto deperiti (sec. XVI) sull'arco santo. A sinistra, la Trinità e due Santi con, in basso, un’iscrizione ormai illeggibile; a destra, la Madonna col Bambino, S. Rocco e S. Lorenzo.La volta dell'abside è a crociera, mentre il soffitto della navata è orizzontale, poco armonico, rifatto in un recente restauro sulla falsariga del precedente soffitto barocco.
Da S. Ermete, proseguendo la salita, si giunge alla parte più alta del paese, detta «Pieve sinistra», dove sorge la vecchia parrocchiale dell’Assunta, caratterizzata da un campanile molto alto e snello, che conserva una finestra gotica ed è concluso da una torre campanaria del sec. XVIII. La chiesa, già ricordata in documenti del sec. XI, fu riedificata nel 1537, come si legge sul portale. L'interno tardogotico, diviso in tre navate da due file di colonne, coperto da volte a crociera, custodisce un altare maggiore marmoreo di stile barocco del sec. XVIII e, nella cappella a sinistra dedicata alla Madonna del Carmelo, un discreto altare barocco ligneo con decorazioni dorate. Prezioso è l'organo, opera del Carìdo.
Per visitare la chiesa, rivolgersi alla famiglia che abita nei pressi. Dal retro dell'abside si gode uno stupendo panorama sul lago. La nuova parrocchiale sorge nella parte bassa, vicino all’incrocio per Caldonazzo/Bosentino, e verrà consacrata alla Madonna del Rosario. Il progetto è dell'architetto trentino Efrem Ferrari. Le vetrate policrome sono della «Poliarte» di Verona, mentre la cappella dell'Eucarestia è dovuta allo scultore trevigiano vivente Benetton, al quale sono stati pure commissionati l’ambone e il fonte battesimale, non ancora in loco. In questa chiesa, a tutt’oggi non completata, si tengono durante la stagione estiva vari concerti.